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“Un momento straordinario perché c’è la ripartenza di questa fiera molto attesa dal mondo della caccia e della pesca e lo testimonia la partecipazione veramente numerosa – evidenzia l’Assessore regionale Cristiano Corazzari. Devo quindi ringraziare Longarone Fiere e tutto lo staff per il lavoro che hanno fatto insieme alla Regione e alla Provincia. Sicuramente l’argomento è scottante, perché parlare di caccia e di pesca significa delle volte dare un messaggio sbagliato, di contrapposizione tra la caccia, la pesca e l’ambiente. Non è vero. I cacciatori e i pescatori sono i primi cointeressati, affinché vi sia un ambiente sano, una fauna ittica e selvatica in buona salute. Sicuramente sono fondamentali per la gestione del territorio e della fauna selvatica. Dobbiamo vedere nei cacciatori dei nostri alleati e non dei predatori. Un anello fondamentale anche nell’attuazione delle norme che la Regione fa. E per questo dobbiamo ringraziarli, insieme alle Polizie provinciali e agli altri operatori del settore. La Regione del Veneto è impegnata anche a dare un messaggio nuovo, positivo di cacciatore e pescatore, quale custode dell’ambiente e del territorio. Là dove non c’è l’uomo, non c’è la naturalità. C’è l’abbandono e il degrado”. Conclude Corazzari sottolineando che “questo armonioso rapporto che è garantito da tanti volontari, che con loro risorse e con il loro tempo si mettono a disposizione di tutta la comunità, va valorizzato. E per questo va valorizzata anche una nuova cultura della caccia e della pesca”.

Soddisfatto il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati: “siamo veramente ripartiti dopo covid. C’è un pienone da stamattina e questo a dimostrazione che la gente vuole l’incontro in presenza, perché solo così si riesce veramente a conoscersi, a scambiarsi esperienze, e a fare anche affari”. Ma anche a far incontrare la gente e la politica, a far parlare il privato con le istituzioni e capire quali sono le cose migliori da fare.

“Penso che i cacciatori siano pro-ambiente – accentua il Presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin – tra i primi che tengono all’ambiente dove vivono e soprattutto che lo tutelano. La grande partecipazione in questa giornata inaugurale è la testimonianza che c’è bisogno di ritrovarsi e di condividere insieme questa passione. Come la pesca, presente qui con tutti i bacini, e che può essere un grande volano dal punto di vista economico e turistico”.

Non poteva iniziare meglio la 20a edizione di “Caccia, Pesca e Natura”, la Fiera nazionale di prodotti, attrezzature e servizi per la caccia e la pesca sportiva che proseguirà nel Quartiere Fieristico di Longarone Fiere Dolomiti (Belluno) fino a lunedì 25 aprile (l’orario d’apertura è dalle 9 alle 19). Da sottolineare, quest’anno, il ricco programma di eventi che animeranno sia la fiera che il Centro congressi. Infatti, prima ancora del taglio del nastro, si è iniziato alle 9.30 con il convegno organizzato dalla Provincia di Belluno da titolo “Il futuro della caccia in provincia di Belluno dopo l’approvazione del piano faunistico venatorio regionale” con l’intervento in particolare del dottor Paolo Pagnani dell’Ufficio faunistico della Regione Veneto, Luiberto Croce dell’Associazione Italia Nostra e Paolo Zanetti, rappresentante dei Distretti venatori bellunesi. Anche l’assessore Corazzari è intervenuto sottolineando come caccia, pesca e Regione debbano collaborare soprattutto ora che è stato approvato il nuovo Piano Faunistico. Anche l’eurodeputato Da Re ha rilanciato come, se gestite in cooperazione, caccia e pesca siano una risorsa per tutte le Dolomiti e che, relativi problemi, come quello del ritorno della presenza del lupo, non sia da considerare un “male” quanto un ritorno alla vera realtà dei nostri luoghi. Alle 12.00 la cerimonia ufficiale di inaugurazione della fiera con il taglio del nastro eseguito dalll’Assessore Corazzari, Diego Donazzolo, presidente Confagricoltura Belluno, Gian Angelo Bellati, presidente Longarone Fiere Dolomiti, Silvia Cestaro, Consigliere regionale, Franco De Bon, Consigliere provinciale con delega Caccia e Pesca, Roberto Padrin, Presidente Provincia di Belluno. On. Gianantonio Da Re, Eurodeputato l’On. Roger De Menech, Camera dei Deputati. Durante il giro d’onore, presso il Padiglione E, (quello della Festa del Cacciatore ndr), è stato anche proiettato in anteprima il video dedicato ai Centri ittici sperimentali per la riproduzione della trota marmorata di Tomo e Bolzano Bellunese, realizzato da Longarone Fiere Dolomiti in collaborazione con la Provincia di Belluno. La rassegna, che rappresenta uno degli appuntamenti nazionali più seguiti dagli appassionati del mondo venatorio, si è presentata subito con un colpo d’occhio suggestivo. Oltre 100 marchi aziendali in rappresentanza di 10 regioni italiane e 9 paesi esteri hanno dato, sin dal primo giorno la possibilità ai visitatori di venire a contatto con aziende di assoluto valore. Poi spazio gli eventi.

Sorpresa inaspettata, quanto piacevole, le parole del Presidente della Regione Luca Zaia, che, pur impegnato in un saluto veloce a Venezia per portare i suoi personale auguri ad Arrigo Cipriani che proprio oggi ha compiuto 90 anni, si è soffermato sul fatto che avrebbe voluto essere anche alla Fiera per portare i saluti della Regione e la soddisfazione dell’approvazione del piano faunistico per quelle che lui stesso (davanti a Cipriani e all’assessore Marcato che erano all’Harry’s Bar) ha definito “un patrimonio dell’Unesco che abbiamo il dovere di tutelare. Caccia e pesca fanno parte del Dna umano. Non sono azioni da condannare perché fatte nel rispetto dell’ambiente e con la collaborazione delle Forze dell’ordine che vigilano sugli atti di bracconaggio e di mancanza di rispetto delle regole” ha concluso Zaia prima di congedarsi dai commensali veneziani. Alle ore 14.30 in Centro congressi, tre convegni organizzati dalla Regione del Veneto: “Trent’anni di gestione venatoria degli ungulati in Veneto” con l’intervento del dott. Ivano Confortini. Le recenti modifiche al quadro normativo per l’immissione in natura di specie ittiche con l’intervento del dottor Giuseppe Cherubini, la Carta ittica regionale l’intervento della dottoressa Barbara Grava Vanin e il progetto di ricostituzione dello dei popolamenti ittici a seguito della tempesta Vaia con l’intervento del dottor Paolo Turin. A chiudere i risultati e le prospettive emerse con il progetto di gestione proattiva del lupo in Veneto mediante telemetria satellitare, con l’intervento del dottor Duccio Berzi dell’Università di Sassari e coordinatore tecnico del progetto. Ma se molto spazio è stato dedicato alla caccia, ha fatto la sua figura anche la pesca sportiva alla quale è stata riservata una specifica area espositiva nella quale sono presenti le migliori aziende di settore e la maggior parte dei bacini di pesca della provincia di Belluno.

Domani mattina protagonista la natura in primis, con sette interventi organizzati dalla Provincia di Belluno in Centro congressi. Dalla presentazione della Borsa di Studio intitolata a “Bepi Tormen” al report del progetto “Belluno, città delle rondini”. Dalla presentazione della rivista di studi naturalistici “Frammenti” a quella del progetto “Studiamo assieme lo Stambecco”. E ancora la presentazione della tesi di laurea “Variabili ambientali nel monitoraggio della lepre variabile” e i miglioramenti ambientali nella Riserva Alpina di Caccia di Tambre con il “progetto mugheta”. Quindi la bacheca elettronica quale nuovo strumento di gestione faunistica: l’esperienza della Riserva Alpina di Caccia di Longarone. E infine la dimostrazione di utilizzo del drone a fine di ricerca faunistica. Mentre nel pomeriggio il convegno “Pesca: le esperienze gestionali della Provincia montana di Sondrio”.

Caccia Pesca e Natura sarà aperta fino a lunedì 25 aprile, con orario 9-19. Gli eventi principali saranno trasmessi anche in diretta streaming su https://forum.caccia-pesca-natura.it.

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