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Grazie al nuovo progetto EU Rural Tourism, finanziato dal programma COSME dell’Unione Europea, arriveranno 5.000 euro per tante microimprese. A sottolineare l’importanza di questo settore il Presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati: “Il Turismo è una delle attività importantissime da portare avanti nelle zone di montagna e la Fiera si sta impegnando in questa direzione. Le attività turistiche non sono attività delocalizzabili e creano posti di lavoro stabili”.

Ospiti del Comune di Spinea, è stato presentato ieri il progetto EU Rural Tourism. Tra gli obiettivi anche la creazione di un Eurocluster del “turismo rurale”. Partner del progetto e capofila il VENETIAN CLUSTER insieme alla romena ASOCIATIA DE DEZVOLTARE INTERCOMUNITARA HARGHITA, il ceco NARODNI KLASTROVA ASOCIACE, il francese RURALTOUR, lo spagnolo ASOCIACION CLUSTER DE TURISMO SOSTENIBLE DE ARAGON, il greco EURACADEMY e i partner associati LONGARONE FIERE DOLOMITI e EKOCLUB.

A rappresentare il Comune, l’assessore all’ambiente Elia Bettin: “Il Comune di Spinea è particolarmente felice di partecipare alla realizzazione di questo progetto che può portare notevoli vantaggi allo Sviluppo di imprese di un settore che nel futuro crescerà nel rispetto dei parametri ambientali previsti dalle nuove norme europee; il Comune di Spinea si offre quindi per ospitare imprese e start up del settore”.

Mentre il presidente della Fiera di Longarone – e del Venetian Cluster – Gian Angelo Bellati, sottolinea che “da alcuni anni Longarone Fiere Dolomiti da un’importanza grandissima alla partecipazione a progetti europei. Uno di questi lo abbiamo vinto di recente. Siamo partner del progetto che si chiama EU Rural nel settore del turismo. Il Turismo, infatti è una delle attività importantissime da portare avanti nelle zone di montagna e la fiera si sta impegnando in questa direzione. Le attività turistiche non sono delocalizzabili e creano posti di lavoro stabili. L’importante è che la gente venga, che i turisti arrivino e che siano attirati da dei prodotti, da dei servizi di carattere turistico all’avanguardia, innovativi, diversi e che anche prolunghino le stagioni turistiche. Quindi partecipiamo a questo progetto insieme con Venetian Cluster di Venezia, insieme con dei partner importantissimi della Romania, il Cluster nazionale della Cechia, il cluster nazionale della Spagna, la Francia e altri Paesi che sono interessati. A creare che cosa? Un distretto, un network, un itinerario formato da tantissime imprese che vogliono scommettere su questo turismo diverso e alternativo. Un turismo all’aria aperta, un turismo che riduca il sovraffollamento nelle città, che punti a delle zone più ampie, delle zone aperte, zone appunto rurali, di montagna, di collina. Zone dove si possa godere da una parte dell’ambiente, dall’altra parte della grande cultura che molti di questi territori possono offrire. E da un’altra parte anche dell’aspetto enogastronomico che vuol dire benessere, vuol dire stare bene. Tutto questo con l’obiettivo di arrivare poi ad un bando di gara che in primavera aprirà la possibilità alle nostre imprese che vogliono anche investire in questo nuovo modo di fare turismo, la possibilità di avere aiuto e consulenze, ma anche finanziamenti per ogni impresa piccola che potrà avere filo a 5.000 € di finanziamento. In questo momento si sta organizzando il network e tutte le relazioni tra i partner, in modo tale da scambiare anche le migliori pratiche, le cosiddette best practices. Un progetto che vuole creare posti di lavoro, andare contro lo spopolamento, soprattutto delle aree di montagna, e permettere che nasca un distretto interessantissimo di piccole e medie imprese nel settore del turismo rurale”.

Un progetto caratterizzato da numeri importanti e ben strutturato, come ci ha spiegato il project manager di Venetian Cluster, Maurizio Malè nella sua presentazione. Un valore complessivo di 1.299.644,47 Euro di cui 1.263.235,52 Euro finanziati dall’Unione Europea. All’Italia, e più precisamente al Veneto, andranno 172.973 Euro. Diverse le azioni che saranno intraprese, dalla creazione di un Cluster Europea del Turismo Rurale Sostenibile – Eurocluster Rural Tourism, alla realizzazione di svariato materiale digitale per la rete e di toolkit a supporto delle PMI, fino all’assistenza diretta alle imprese tramite uno specifico bando. Questo permetterà di offrire servizi ad almeno 190 piccole, micro e nano imprese in 15 differenti Paesi. Circa 5.000 Euro a impresa per un totale di 950.000 euro destinati esclusivamente a supportare queste imprese che rappresentano le fondamenta di un turismo rurale e sostenibile in Europa. 

Per maggiori informazioni scarica le slide della presentazione QUI (PDF) o guarda la presentazione completa:

 

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