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intervento andrea guiso università la sapienza roma - internaizonalizzazione

Prof. Andrea Guiso
Vice Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, delegato alla Ricerca, Internazionalizzazione e Terza Missione, Professore Associato di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma

Come centro di ricerca e di formazione universitaria il Dipartimento di Comunicazione della Sapienza ha sviluppato un dialogo costante con il mondo del digital, dell’impresa, della cooperazione e dei territori, nell’intento di facilitare la circolazione e la messa a valore di conoscenze e idee essenziali per affrontare, anche in ambito economico e produttivo, le sfide della società connessa.

I processi di digitalizzazione delle attività produttive emergono, infatti, come la principale trasformazione dei paradigmi tecnologici della vita economica e sociale. Allo stesso tempo, però, i rischi e i compensi dell’innovazione della nuova globalizzazione si sono distribuiti progressivamente in modo squilibrato, con conseguenze rilevanti per la sharing economy ossia l’economia condivisa.

Urge quindi la necessità di presentare nuovi alternativi modelli di sviluppo e di crescita capaci, attraverso gli strumenti di comunicazione digitale, di reinterpretare il nesso tra innovazione e globalizzazione, nell’ottica di una new economy più etica focalizzata sulla sostenibilità, sulla valorizzazione delle culture imprenditoriali locali, sull’accessibilità alle catene globali del valore.

La comunicazione deve pertanto essere vista come parte integrante della cultura d’impresa: un capitale cognitivo che aiuti l’imprenditore a valutare criticamente i rischi ma anche le potenzialità di una struttura concorrenziale dei mercati scossa dalle nuove forme di intermediazione che sono rese possibili dalle tecnologie digitali.

Dal punto di vista di chi osserva l’impatto sociale dell’interazione tra tecnologia digitale, web e globalizzazione, l’iniziativa di B.I.C.E. fornisce elementi di riflessione che ne attestano l’importanza e la sostenibilità in termini di sviluppo delle PMI. È evidente che oggi grazie alla comunicazione digitale, alla raccolta dei dati, alle nuove frontiere della telerobotica e delle presenze virtuali si sta entrando con più decisione nella terza fase del processo che l’economista Richard Baldwin definisce di estinzione a cascata dei vincoli di costo, processo che ha modellato per due secoli la dinamica della globalizzazione e dei meccanismi di spacchettamento di produzione e consumo che ne costituiscono il fondamento strutturale.

Infatti in seguito alla caduta dei costi di comunicazione durante la rivoluzione dell’ICT degli anni 90 la combinazione tra high tech proveniente dalle imprese del G7 e i bassi salari dei paesi in via di sviluppo, ha fatto si che quasi 1/5 del valore aggiunto dell’industria mondiale si spostasse dal Nord al Sud, eppure la distanza tra un luogo e l’altro del pianeta al fine di creare accordi commerciali e stringere relazioni internazionali è rimasto un vincolo persistente e un fattore di costo elevato. È necessario quindi investire sulle nuove tecnologie digitali che la pandemia ha contribuito a diffondere nella vita e nel lavoro quotidiano, al fine di cogliere nuove opportunità nella prospettiva di rafforzare quel “terzo pilastro” tra stato e mercato che risponde al nome di comunità. Un pilastro essenziale per esprimere al meglio l’umanità, i talenti e le vocazioni delle persone.

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