Main Menù

Close
piantina da vivaio forestale

Il convegno nazionale e la presentazione del Manifesto di Fondazione Alberitalia, SISEF, ANARF tenutosi al IV Festival delle Foreste di Longarone 2022.

Primo incontro interregionale: LONGARONE, 9 SETTEMBRE 2022 – ore 9.00

Il video con la sintesi degli interventi principali:

In tutta Italia è molto vivace il dibattito sul rilancio degli interventi di rimboschimento e di impianto di alberi sia in ambito forestale che in contesti rurali ed urbani. Questo è coerente con quanto deciso in occasione della COP 26 di Glasgow e con quanto previsto dalle Strategie europee sul clima e sulla conservazione della biodiversità che prevedono la messa a dimora di miliardi di nuovi alberi in Europa nei prossimi 10 anni.
In Italia in particolare il PNRR prevede la realizzazione di grandi opere di forestazione urbana e periurbana mentre l’appello lanciato dalla Comunità Laudato Sì prevede la messa a dimora di 60 milioni di nuovi alberi. Gli effetti del cambiamento climatico infine impongono un ripensamento riguardo le politiche di messa a dimora attiva di alberi nei contesti forestali vista la necessità di aiutare con la migrazione assistita l’evoluzione della copertura forestale del nostro Paese.
Purtroppo a fronte di questa straordinaria attenzione per l’impianto di alberi in Italia manca un sistema vivaistico capace di produrre in tempi rapidi le diecine di milioni di alberi (e non solo!) necessari. E non si tratta solo di trovare gli alberi ma di trovare gli alberi giusti (specie, provenienza genetica, qualità tecnica dei materiali di propagazione).
Fondazione Alberitalia, in collaborazione con SISEF e con ANARF, ha recentemente elaborato un documento di analisi sulla situazione del comparto vivaistico forestale in Italia e ha pubblicato un Manifesto per il rilancio delle attività vivaistiche forestali in Italia.
Per presentare ai diversi portatori di interesse le proposte contenute nel Manifesto le tre associazioni hanno programmato un ciclo di tre incontri (due interregionali ed uno, finale, nazionale).
Il primo incontro è stato previsto a Longarone in occasione del Festival delle Foreste. Durante l’incontro di Longarone verranno presentati i punti salienti del Manifesto e verrà avviato un dialogo tra i principali attori pubblici e privati per lanciare la sfida di far rinascere il settore vivaistico forestale in Italia, in tempo utile per cogliere le straordinarie sfide poste dall’adattamento al cambiamento climatico e dalla ineludibile transizione ecologica della società e dell’economia.

Alessandra Stefani, Direttore generale per la valorizzazione dei Territori e delle Foreste del MIPAAF:

Sono intervenuta anche quest’anno ben volentieri ad uno dei convegni che Longarone fiere ha organizzato per parlare di foreste e parlare di temi e strutture e organizzazioni del settore forestale insieme a un pubblico molto variegato che ci interessa tantissimo informare di quello che stiamo facendo, ascoltando le esigenze per rispondere ancora meglio come Ministero. Il tema di questa mattina è il tema della vivaistica forestale. Noi siamo impegnati come Unione Europea e come Italia in un vasto programma di rimboschimento a scopo multiplo, a tutela della biodiversità come prevenzione dei dissesti, ma anche come miglioramento del quadro complessivo nel cambiamento climatico. I vivai forestali sono la parte più importante e preliminare di tutto questo lavoro. Senza piantine forestali adeguate, impiantate nel posto giusto, nel modo giusto e seguite nel tempo per gli anni che serve, tutto questo lavoro sarebbe uno gran spreco di denaro. Invece abbiamo bisogno davvero di ripristinare la biodiversità nel nostro Paese dalle parti dove è andata via e abbiamo bisogno di migliorare attraverso le piante il cambiamento climatico. Ovviamente non bastano le piante, occorre lavorare anche a un cambiamento di mentalità nei confronti di queste tematiche e iniziative come queste di Longarone Fiere sono un punto miliare per cambiare le prospettive del futuro.

Graziano Martini Barzolai, Presidente ODAF BL:

Fiera & Festival delle Foreste a Longarone. Una manifestazione molto interessante che affronta i problemi di attualità nel campo forestale. In particolare, il convegno relativo al rilancio dell’attività vivaistica forestale è un argomento molto importante. La vivaistica nel passato, dopo la prima e dopo la seconda guerra mondiale, ha avuto un ruolo fondamentale ed è comunque sempre stata in mano alla pubblica amministrazione. Ora chiaramente si ripropone, visti i cambiamenti climatici con tutte le loro conseguenze. Sarà difficile che venga utilizzata la pubblica amministrazione in toto. Comunque ritengo la presenza della pubblica amministrazione molto importante, per evitare deviazioni e aspetti non positivi nella vivaistica. La vivaistica è uno strumento diretto della selvicoltura sostenibile. Ed è su questo che dobbiamo puntare nel futuro, perché altrimenti i cambiamenti climatici in atto porteranno i loro effetti anche in questo settore e avremo delle conseguenze molto pesanti. Una delle conseguenze attuali è proprio il bostrico, che in alcune parti della provincia sta distruggendo letteralmente i boschi. In altre parti dove i boschi erano assestati, e comunque utilizzati fino a poco tempo fa con la selvicoltura naturalistica, le conseguenze per ora sono molto lievi. Però ci sono dei segnali che non ci fanno stare tranquilli.

Paolo Mori, Direttore Fondazione Alberitalia:

Siamo qui alla fiera di Longarone per parlare di un tema che sarebbe potuto partire molto prima di questo 2022, perché è dall’11 dicembre del 1997 che con il protocollo di Kyoto si parla di crisi climatica. Da quella data sono trascorsi 25 anni e oggi, negli ultimi 3, 4 anni si è cominciato a pensare che piantare alberi può aiutarci a contrastare la crisi. Naturalmente non è la soluzione al problema della crisi climatica ma è una parte della soluzione al problema. Per fare questo abbiamo bisogno di tanti alberi e per avere tanti alberi bisogna avere un’organizzazione vivaistica efficace. Per avere questa organizzazione vivaistica efficace siamo qui a Longarone, perché dobbiamo organizzarci. Sono passati alcuni decenni dal protocollo di Kyoto e in questi 25 anni circa non ci siamo organizzati, perché nessuno ha deciso e ha promosso la piantagione di alberi. E quindi i vivai si sono gradualmente indeboliti. Adesso improvvisamente si parla di programmi di milioni di alberi, addirittura l’Europa ha un programma da tre miliardi di alberi entro il 2030 e noi ne produciamo pochi milioni. Quindi dobbiamo far crescere la produzione di alberi e la qualità di quello che facciamo e siamo qui per organizzarci assieme alle regioni e anche al ministero delle politiche agricole alimentari forestali per dare una risposta a questa domanda.

Renzo Motta, Presidente SISEF:

Siamo qua a Longarone per parlare della vivaistica forestale in Italia che è un’attività che tradizionalmente è stata sempre molto importante in Italia, ma negli ultimi decenni è stata un po’ trascurata perché siamo comunque in un paese in cui la copertura forestale è raddoppiata se non triplicata nell’ultimo secolo. In questi ultimi decenni, sia per il cambiamento climatico, sia per altre motivazioni, sia politiche, sociali, economiche, è ritornato sotto i riflettori l’attività di rimboschimento e con la mitigazione climatica la Cop 26 gli accordi internazionali si prevede di impiantare milioni se non miliardi di alberi e per fare queste attività c’è bisogno di un materiale che in questo momento in Italia non è disponibile: le piantine forestali. Quindi siamo qua per discutere come organizzare un settore e fornire il materiale a disposizione di tutti quelli che ne avranno necessità nei prossimi decenni su una base scientifica e partendo da una serie di normative e di regole che ci ha dato l’Europa e che noi naturalmente dovremmo seguire. Siamo all’inizio, ma c’è una forte sinergia tra Ministero, Regioni e Enti di ricerca. Quindi siamo qui per impostare un percorso che dovrà durare per i prossimi decenni e ci sono tutti i presupposti per fare un buon lavoro.

Giustino Mezzalira, Presidente ANARF:

Oggi qui a Longarone si tiene un evento estremamente importante che riguarda il rilancio della vivaistica forestale in Italia. Tema alla base di tutte le politiche di rimboschimento. Qui a Longarone siamo partiti quattro anni fa dopo la tempesta vaia, adesso c’è la nuova tempesta del bostrico. Ci vorranno milioni di piantine per i nuovi rimboschimenti che andremo a fare e quindi la domanda è: dove sono queste piantine? La risposta è non lo sappiamo, perché il sistema che le deve produrre, il sistema vivaistico, è un sistema ancora ampiamente disorganizzato. A livello nazionale c’è stato un gruppo di lavoro che ha messo insieme varie competenze: Fondazione Alberitalia, Sisef, Anarf. E abbiamo pubblicato questo manifesto che illustra quelli che sono sostanzialmente le azioni cardine, le azioni strategiche che noi dovremmo fare se vogliamo rilanciare la vivaistica forestale in Italia. Qui oggi sono convenuti da tutto il Nord Italia, quindi il bello è che ci sono tutte le regioni dell’Italia settentrionale, per confrontarsi sulla situazione e pianificare il futuro. Speriamo nel giro di due o tre anni di tornare qui e poter dire: la vivaistica forestale in Italia è ripartita, siamo all’altezza delle sfide che adesso ci vengono poste.

Il video integrale del convegno:

:
Back

Facebook